Raspberry Pi Zero, arriva il supporto videocamera: il tutto a 5 dollari!

La celebre piattaforma hardware per maker e appassionati di domotica Raspberry Pi Zero si evolve: arriva il supporto videocamera, il tutto a soli 5 dollari: le news e prospettive sul funzionamento della cam.

Dopo un arrivo trionfale di Raspberry Pi Zero, avvenuto il passato 26 Novembre, nella community mondiale di creatori hardware che hanno scelto la piattaforma ideata dalla Raspberry Foundation per dare vita a nuove sensazionali invenzioni per la domotica, o il sempre più pervasivo Internet of Things, questa piccola computer board si prepara ad un salto di qualità successivo: l’integrazione di un supporto per un eventuale modulo videocamera, una mancanza di cui gli utenti delle precedenti versioni si sono spesso lamentati.

Raspberry Pi Zero, pur rimanendo invariata nel suo prezzo di 5 dollari, aggiunge un connettore per il quale si è trovato sufficiente spazio sulla board semplicemente spostando i componenti hardware della superficie un poco più a sinistra, e ruotando leggermente il LED che segnala l’attività della scheda.

L’unico inconveniente, nel caso in cui avessimo già cercato di utilizzare una delle precedenti versioni della board per un progetto che contempla l’uso di una videocamera esterna, è costituito dal fatto che sarà necessario sostituire il cavo che connette la cam al modulo Raspberry: il connettore CSI per la fotocamera USB sarà infatti più piccolo (di circa 3,5 millimetri). Nonostante questo, Raspberry Pi Zero si può qualificare a pieno titolo come una delle computer board più adatte a creare un piccolo sistema di sicurezza video casalingo o una spy cam portatile, utile in diverse circostanze quotidiane.

Ricordiamo infine le specifiche dell’edizione Zero di Raspberry Pi: SoC Broadcom BCM2835 ad 1 GHz, a cui si associano 512 Mbyte di memoria LPDDR2 e un apposito slot microSD tramite il quale possiamo caricare l’OS di nostra preferenza (tra cui il gettonato Raspbian) per un boot rapido del sistema operativo, che può comunque corrispondere a molte altre distribuzioni Linux in circolazione: un affare vero e proprio per gli amanti del DIY, e più in generale della creazione personalizzata di strumenti tecnologici ad ogni livello.

 

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