Google Project Ara: i segreti dello smartphone “abbandonato” da Big G

Google abbandona Project Ara, lo smartphone modulare Android che avrebbe potuto cambiare il futuro dei dispositivi portatili di prossima generazione. Scopriamo le specifiche tecniche di uno dei prototipi del device, trapelate grazie alla curiosità degli appassionati.

Project Ara è senza dubbio un nome che suscita qualche rammarico nei fan di Google che avrebbero voluto vedere nel 2016, assieme a Google Pixel e Pixel XL, il debutto del tanto atteso smartphone modulare di Big G. La casa di Mountain View, dopo l’entusiasmo iniziale, ha infatti abbandonato il progetto, con motivazioni relative a “difficoltà tecniche” e desiderio di concentrarsi su progetti più “concreti”, eventualmente affidando Ara a produttori terzi.

Le difficoltà di sviluppo di Project Ara hanno intristito molti sviluppatori, in quanto la società stessa aveva annunciato al più recente Google I/O l’arrivo di una versione per developer entro il 2017, una promessa che però sembra rivelarsi ora un nulla di fatto. Nonostante questo, il magazine Phandroid non si è dato per vinto ed è riuscito a recuperare le specifiche tecniche del primo prototipo di Project Ara, che come scopriamo oggi potrebbe senz’altro essere considerato un buon smartphone di fascia media, ma sicuramente più avveniristico per i tempi in cui venne progettato.

Le caratteristiche tecniche di Google Project Ara sono le seguenti: schermo 5,46 pollici con risoluzione FHD, un chipset Qualcomm Snapdragon 810 e 3 GB di RAM per quanto riguarda i dettagli più salienti del comparto hardware. Si aggiunge uno storage di 32 GB e un comparto fotocamera che però possiamo considerare estremamente debole: appena 5 megapixel per la fotocamera frontale e 2,1 per quella posteriore. Va comunque considerata la natura modulare dello smartphone: questi dati sono ovviamente destinati a coprire la versione base del terminale, senza considerare i potenziali upgrade dovuti all’aggiunta dei moduli.

La connettività dello smartphone prototipo è inoltre curata, con Bluetooth 4.0, NFC, USB Type-C e GPS, con una batteria a bordo da 3450 mAh che di sicuro potrebbe fare invidia anche a qualche smartphone Android più moderno. La base del dispositivo, in cui sono incastonati display e pochi altri componenti non rimovibili, è solida in quanto realizzata in metallo, tuttavia i moduli (collocati sul retro del dispositivo) hanno copertura in plastica e saldamente tenuti al loro posto da elettromagneti, sicuramente una scelta più lieta rispetto ai moduli a incastro.

Il design del dispositivo, come è possibile scoprire dalla gallery proposta da Phandroid, lascia però alquanto a desiderare per chi è abituato ormai da diversi mesi al design futuristico, ergonomico e di classe dei maggiori top di gamma ed anche qualche dispositivo di fascia media. L’aspetto di Google Project Ara è piuttosto squadrato e poco adatto a non stancare l’utente durante lunghe sessioni d’uso, un problema a cui Google non sembra aver prestato particolare attenzione.

A questo punto è legittimo chiedersi: Google tornerà sui suoi passi? E in caso di risposta negativa, quale brand si incaricherà dello sviluppo di Project Ara, data la sua possibile rilevanza nel futuro degli smartphone?

Via: Phandroid

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