Gli usi più strani che si possono fare dei droni

I droni sono una categoria di dispositivi tecnologici che hanno avuto una diffusione ed un’evoluzione incredibilmente rapida nel giro di pochi anni. Stando alle previsioni dell’Unione Europea, entro il 2035 il mercato dei droni nel Vecchio Continente varrà qualcosa come 10 miliardi di euro, mentre a livello mondiale il giro sarà di ben 100 miliardi di dollari. Esattamente come avvenuto prima per gli smartphone poi con i tablet, anche per i droni si va verso un’adozione massiva, addirittura nella vita di tutti i giorni. Del resto, di velivoli senza pilota radiocomandati a distanza ne esistono in commercio di tantissimi tipi, adattabili agli usi più disparati.
Ci sono modelli di poche decine di euro che sono adatti chiaramente per scopi sportivi e hobbistici, ma ve ne sono anche di professionali, che possono avere caratteristiche più o meno avanzate e che possono essere adoperati per scopi vari. In agricoltura, come spiega un reportage pubblicato da Airway.it, i droni sono ormai indispensabili per i controlli di alcune piantagioni, ma anche per la distribuzione di determinati tipi di concimazioni. Le associazioni umanitarie, invece, stanno facendo sempre più uso di quadricotteri per l’individuazione di migranti finiti in mare durante le traversate.

Insomma, ci sono tanti usi dei droni che possono migliorare la vita di tutti i giorni, ma ve ne sono anche altri che alimentano la criminalità. La malavita, ad esempio, ha iniziato ad utilizzare i droni per controllare piantagioni di droga, per trasportarne anche buone quantità, o addirittura per minacciare chi non si piega al pagamento del pizzo o ad altri ricatti. Sembra paradossale che un dispositivo nato per scopi militari sia così “abusato”, eppure non sono questi ancora gli usi più “strani”. In Zimbabwe, ad esempio, c’è una vera e propria flotta di droni che supportano i ranger del National Park per difendere gli elefanti dai bracconieri. Dall’alto, del resto, si possono individuare dei movimenti che dal livello terra gli agenti non potrebbero scorgere. E non è tutto, perché grazie ai droni in grado di registrare immagini notturne, è possibile scovare e fermare i commercianti di avorio, che approfittano del buio per mettere in atto i loro loschi piani.

Un drone creato nel 2013 dall’azienda giapponese Hirobo, invece, è in grado di volare anche in condizioni meteo proibitive consentendo ad esempio il trasporto di farmaci o altri tipi di supporti medici in situazioni particolarmente arduo sia per un viaggio terrestre, che per un elicottero con equipaggio a bordo. Per coloro i quali abitano in zone remote e particolari del globo, si tratta di un aiuto di valore inestimabile. 

Che dire poi di quel progetto che prevede la diffusione delle connessioni veloci tramite droni in quelle aree non ancora coperte dalla rete? Per questi scopi, pare si voglia utilizzare il drone Aquila, un modello ad energia solare già sperimentato da Facebook in Arizona. Con i velivoli senza conducente, si pensa di portare Internet a 1,6 miliardi di persone che attualmente non possono navigare sul Web.

Alcuni ricercatori svizzeri, invece, si sono avvalsi di queste macchine volanti per costruire una passerella di corda senza alcun intervento umano. Quello delle costruzioni, sarà sicuramente uno dei settori nei quali i droni potranno dare un apporto realmente importante.

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