Bluetooth: cos’è, a cosa serve e come funziona? Scopriamo tutto

Continua la nostra rubrica che vi fa conoscere nel dettaglio le più diffuse tecnologie in ambito mobile e non, oggi andiamo a conoscere cos’è e a cosa serve la connessione Bluetooth, uno standard tecnico-industriale economico e sicuro che permette la trasmissione dati per reti personali senza fili.

Il Bluetooth, che troviamo spesso identificato con la sigla BT, permette la rapida connessione tra due dispositivi coperti da un segnale radio ed ubicati ad un massimo di una decina di metri fra di loro, questi dispositivi possono essere di vario genere quali palmari, telefoni cellulari, personal computer, portatili, stampanti, fotocamere digitali, smartwatch, console per videogiochi, a condizione che essi siano provvisti delle necessarie dotazione hardware e software che permettono il dialogo tra i rispettivi datalogger.

Questa tecnologia è stata creata per la prima volta dalla società Ericsson, famosa a fine anni 90 ed inizio 2000 per la distribuzione di telefoni cellulari, il Bluetooth è stato poi formalizzato dal Bluetooth Special Interest Group (SIG), associazione formatasi nel 1999 da aziende quali un’associazione formata da Sony Ericsson, IBM, Intel, Toshiba, Nokia ed altre che si sono unite successivamente. Non tutti sanno che il nome di questa tecnologia deriva da Harald Blåtand (Harold Bluetooth in inglese), ovvero re Aroldo I di Danimarca, diplomatico che unì gli scandinavi facendo conoscere a loro il cristianesimo, ed il simbolo ricalca quelle che erano le rune nordiche, ovvero le lettere H e B.

bluetooth

Tutti gli smartphone ad oggi in commercio sono dotati di tale tecnologia di connessione, il protocollo Bluetooth lavora nelle frequenze libere di 2,45 GHz, operativamente per ridurre le interferenze il protocollo divide la banda in 79 canali e provvede a commutare tra i vari canali 1.600 volte al secondo, in base anche alla versione integrata nel dispositivo avremo anche una diversa velocità di trasferimento dei dati: le versioni 1.1 e 1.2 gestiscono velocità di trasferimento fino a 723,1 kbit/s, la versione 2.0 gestisce una modalità ad alta velocità che consente fino a 3 Mbit/s, infine la versione 4.0 arriva ad una velocità di 4 mbit/s. A differenza di altre connessione, quali la WiFi, il Bluetooth permette il trasferimento di piccoli file ad una velocità contenuta, mentre il Wifi consente il trasferimento anche di file di grosse dimensioni in minor tempo.

Ogni dispositivo Bluetooth è configurabile per cercare costantemente altri dispositivi e per collegarsi a questi, l’utente potrà inoltre impostare una password per motivi di sicurezza se lo si ritiene necessario. Un dispositivo Bluetooth si può trovare essenzialmente in due stati: in quello di connessione o in quello di standby, in base a se il device è connesso o meno ad un altro dispositivo.  Come avviene per l’architettura OSI, il Bluetooth utilizza un approccio a livelli nella sua struttura protocollare, e differenti protocolli sono utilizzati per differenti applicazioni, quali ad esempio: Bluetooth Radio, baseband, audio, LMP, L2CAP, RFCOMM, SDP ed altri.

La tecnologia Bluetooth è inoltre parte fondamentale nello sviluppo del VoIP, e presto la tecnologia potrebbe arrivare anche nei telefoni cordless e cellulari per la connessione a Internet per effettuare una chiamata VoIP. Dal 2006, il consorzio è al lavoro inoltre per introdurre una nuova connettività bluetooth basata sulla velocità della tecnologia UWB, ma ad oggi non si hanno ancora tempistiche per il rilascio di tali future tecnologie di connessione.

Ora che conoscete nel dettaglio cos’é la connessione Bluetooth, magari potrete utilizzarla al meglio. 

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