Smartphone Amazon low cost con bloatware e pubblicità: come reagiscono gli utenti?

A qualche anno dall’esperimento Fire Phone, il settore degli smartphone Amazon tenta una nuova strada proponendo dispositivi scontati, a chi accetta bloatware e pubblicità: come risponderanno gli utenti?

Se siamo utenti Amazon, ricorderemo senza dubbio Fire Phone, protagonista di un curioso esperimento dell’e-commerce di Jeff Bezos nel 2014. Annunciato nel mese di Giugno come primo dispositivo in grado di far fruttare il sistema operativo Fire OS al massimo, non ha ricevuto valutazioni lusinghiere dagli utenti, in un settore ormai dominato dalle proposte di altri brand, più flessibili e versatili.

Il mondo degli smartphone Amazon non ha comunque chiuso i battenti, in quanto la casa di Seattle ha in serbo un altro asso nella manica che però potrebbe ricevere giudizi contrastanti da parte degli utenti. Si tratta di una nuova offerta studiata per i membri statunitensi di Amazon Prime, che potrebbe ispirare iniziative analoghe anche in Europa: sul sito ufficiale verrá resa disponibile una serie di device Android sbloccati (quindi non legati ad alcun operatore in particolare) a prezzoB.

Questa operazione è resa possibile dal ricorso di Amazon alla propria piattaforma pubblicitaria, che visualizzerá degli ads contestualizzati e visualizzati al momento del lock del dispositivo. Lo smartphone Amazon in questione presenterà annunci anche all’interno delle notifiche, cambiando sostanzialmente la nostra esperienza di interazione rendendola probabilmente troppo invasiva. Assieme alla pubblicità non mancheranno alcune applicazioni già bollate da alcuni come bloatware, particolarmente difficoltose da disinstallare (quando non completamente impossibile senza opportune procedure) e legate all’ecosistema dell’e-commerce di Seattle.

Lo sconto proposto da Amazon sui nuovi smartphone sbloccati low-cost è comunque di 50$, una cifra irrisoria se si considera l’invasività di determinate pubblicità e di software brandizzato. Sicuramente, gli utenti statunitensi storceranno il naso di fronte ad un compromesso così poco equilibrato: se l’iniziativa arriverà anche in Europa, Amazon dovrà di certo trovare una soluzione che consenta alla pubblicità di diventare meno invasiva, pur continuando a promettere lo sconto proposto e, soprattutto, uno smartphone Android di qualità.

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