Samsung Galaxy Note 7, l’odissea continua: anche i sostituti prendono fuoco

Triste autunno per Samsung che, dopo un esordio brillante del nuovo phablet Galaxy Note 7, si trova a dover affrontare un’altra emergenza: anche alcuni modelli sostituiti sembrano prendere fuoco.

Se siamo appassionati del mondo Samsung, certamente sapremo che la casa coreana sta facendo proprio in queste settimane i conti con un’emergenza su base mondiale, dovuta al surriscaldamento e in certi casi all’esplosione delle batterie di Galaxy Note 7, a causa di imprevisti difetti di fabbricazione di alcune partite di accumulatori.

Dopo le prime segnalazioni avvenute a Settembre, durante le quali alcuni utenti si sono ritrovati il phablet nuovo completamente fuso, i problemi di Galaxy Note 7 riprendono malgrado la massiccia campagna di richiamo che Samsung avrebbe organizzato, offrendo un nuovo dispositivo in sostituzione a quello danneggiato.

Una delle nuove unità, contrassegnate da un piccolo quadrato nero sulla confezione per distinguerle da quelle originali ritirate, avrebbe infatti preso fuoco su un volo della Southwest Airlines, evacuato appena prima del decollo durante la giornata del 5 Ottobre, evitando conseguenze che avrebbero potuto facilmente sfociare nel panico generale.

Uno dei passeggeri pronto alla partenza del volo avrebbe infatti notato del fumo fuoriuscire da un dispositivo, che si è poi rivelato essere proprio uno dei tanto discussi Note 7. Brian Green, proprietario del Galaxy Note 7 incriminato, che cadendo avrebbe addirittura bruciato la moquette su cui passeggeri ed equipaggio si trovavano, ha commentato la vitenda confermando di aver ritirato il nuovo phablet sostituto il 21 Settembre.

Nonostante l’utente avesse spento il telefono, Galaxy Note 7 ha innescato l’incendio che gli
ha permesso di salire alla ribalta delle cronache assieme agli esemplari già dichiarati difettosi. Il fenomeno di combustione è comunque stato studiato da Samsung stessa, e la spiegazione sembra ricondursi alla mancanza di un separatore previsto tra catodo e anodo di una piccola percentuale di batterie su tutti gli esemplari prodotti, evento che avrebbe portato all’accumulo di energia nell’elettrolita durante la fase di ricarica, incentivandone l’instabilità.

L’odissea di Galaxy Note 7 sembra quindi essere lontana dalla conclusione: che decisione prenderà Samsung dopo i postumi di un duro colpo come questo?

Via: The Verge

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