Retro games: recensione Prince of Persia

Per il nostro primo appuntamento per rubrica “RETRO-spettive di un videogamer” dedicata ai giochi che hanno fatto la storia ci dedichiamo a quello che ha scolpito in modo indelebile nelle nostre menti e definito allo stesso tempo le regole e i dettami del genere platform: Prince of Persia

Il gioco fece molto parlare di se all’epoca della sua uscita (siamo nel lontano – si fa per dire – 1989) per il “realismo” delle animazioni e per le morti cruente a cui andava (molto spesso) incontro il nostro alter ego virtuale (memorabili le lame che vi tagliavano a metà…il sangue dello sfortunato principe finivano per tingere di rosso le lame…semplicemente FANTASTICO per i tempi).

Si tratta (per chi purtroppo ancora non lo sapesse…in caso contrario CORRETE  a procurarvi questa pietra miliare) di un platform a scorrimento orizzontale e andamento anche verticale in un 2D che iniziava a strizzare l’occhio al 3d facendo uso di sapiente progettazione grafica con giochi di prospettive e profondità.

Il piccolo prodigio di Brøderbund software si installava su pc da un misero floppy disk 3½ pollici pollici e per i 286 persino su supporti da 5¼  e ne uscirono svariate versioni di cui ancora oggi si stenta ad enumerarle: MS-DOS, Mac OS, Amiga, Apple II, NES, Game Boy, Super Nintendo, Sega Mega Drive, Game Boy Color, PlayStation 2, GameCube, Xbox, ZX Spectrum, Sega Mega CD, Amstrad CPC, Atari ST, Game Gear, TurboGrafx CD, Microsoft Windows, Turbo Duo, SAM Coupé, JavaME.

 

A livello grafico per l’epoca si trattava di una piccola rivoluzione; non tanto perchè si trattasse di un miracolo, ma per quanto il gioco stesso dimostrò al mondo intero quanto l’ingegno di alcune menti potessero spingere il target videoludico di quei tempi più su…quanto si potesse spostare l’asticella verso l’alto in un mercato (per i tempi) di nicchia.

Il nostro alter ego, salta, corre, fa piccoli passi (tenendo premuto tasto shift) per evitare spuntoni o caduta da cornicioni, si aggrappa dopo salti incredibili, recupera energia e aumenta la propria vitalità con pozioni (rosse) o perde energia con veleni (verdi).

I combattimenti sono all’arma bianca (spada che troverete nelle primissime battute di gioco), ed oltre ad i fendenti che potrete infliggere vi sarà persino la possibilità di parare e contrattaccare (il duello con il mitico panzone capo delle guardie al livello 6 è STORIA

Qui il video:

La vostra corsa per salvare la principessa dalle grinfie del malvagio visir che intende sposarla ed usurpare il trono di Persia avrà appunto, come se non bastassero i guai da affrontare, 1 ora di tempo massimo

Il game in questione ha fatto da pioniere per il genere dei giochi piattaforma per gli anni a venire…emuli sono stati i suoi sequel, Flashback della Delphine software, Fade to Black (con l’avvento del 3d) e cosi via.

Giocarci ormai è possibile sui moderni pc grazie all’uso di alcuni tool che permettono di “rallentare” di proposito le cpu ed emulare ambiente MSDOS, Dosbox è ormai istituzione. Non proprio immediatissimo, ma una volta presa la mano vi saprà dare molte soddisfazione nel far partire eseguibile ormai impossibili da avviare sulle moderne piattaforme a 64 bit (e molto spesso anche su quelle a 32 bit con modalità compatibilità win 95 attivata :S ).

Di recente è apparsa una versione del gioco in chiave di remake per xbox 360, xbox live, pc e dispositivi mobili che, a mio modestissimo avviso, tiene si fede alla tradizione senza stravolgerla, ma perde il suo “feel” originale con un comparto visivo troppo poco integrato con l’enviroment…

Qui un walkthrough completo del gioco

Il consiglio è di non rovinarvi la sorpresa e giocarci…non ve ne pentirete nonostante l’età che porta e la modernità della tecnologia che ci abbaglia di continuo 😉

Buon retro gaming a tutti 😛

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