Il secondo in più e il crash di internet

Pensavamo che sopravvissuti al bug dell’anno 2000, problemi del genere non si sarebbero più verificati, ed in effetti i timer dei pc e tutti gli altri software che ne sfruttano le funzionalità abbiano a 9999 il nuovo limite, un tempo decisamente accettabile in cui dei computer ma anche dei software e dei sistemi operativi di oggi non rimarrà, con ogni probabilità nemmeno il ricordo.
In effetti ci sbagliavamo, perchè strano a dirsi, il mondo dell’informatica, che tende a schematizzare più possibile la nostra vita, non tiene conto di tantissimi fattori.

Uno di questi è il secondo in più che di quando in quando bisogna “perdere” rispetto al tempo convenzionale per tenere allineati rotazione terrestre con il nostro orologio.
Senza entrare in tecnicismi diciamo che può capitare che eventi nataurali, come terremoti ad esempio, facciano rallentare il movimento di rotazione della terra, questo rallentamento, fino ad oggi si è tradotto in una perdita di 26 secondi a partire dal 1972. Per far si che comunque i nostri orologi rispecchino fedelmente la rotazione terrestre di quando in quando va aggiunto un secondo in un anno solare.

Questo secondo in più viene sommato fermando gli orologi esattamente a metà anno, nella notte cioè tra il 30 giugno ed il 1° luglio.
Una cosa del genere è stata già fatta nel 2012 ed in quel caso purtroppo alcuni server di grandi compagnie hanno crashato nel ritrovarsi un entità temporale imprevista nei loro cicli. Il motivo sembra comprensibilissimo, le funzioni di clock lavorano su regole che normalmente sarebbero fisse, e le funzioni a cui danno vita o che servono, raramente vengono testate o debbuggate. In realtà quel secondo in più per i software è una grande anomalia.

Ad ogni modo, tuttavia, siamo sicuri che, come successo per il millennium bug, gli amministratori di sistema e i programmatori  ci metteranno una pezza ed andremo avanti sapendo che fortunatamente, anche questa è passata.

Impostazioni privacy