Dipendenza da smartphone in aumento

The Ndp Group (azienda con specifice competenze in ricerche di mercato) ha rilasciato un nuovo rapporto dedicato alla dipendenza da smartphone.
Le notizie, non ci sorpende, sono preoccupanti, infatti si stima che i giocatori dedicano almeno 3 ore al giorno ad applicazioni di vario tipo su smartphone e tablet.

 

Ai primi posti delle classifiche troviamo i simpatici giochi collegati a Facebook disponibili su Android e iOS, tre anni fa il tempo medio era di 2 ore e 20 minuti. Un dato pronto a confermare la diffusione degli smartphone e dei tablet, considerati dispositivi più adatti al gaming che alle telefonate.
La ricerca ha evidenziato che non solo l’aumento della dipendenza ma un aumento dei costi per acquistare le applicazioni a pagamento, per un volume di affari che si aggira intorno ai 25 miliardi di dollari ogni anno. Il business si basa sulle persone disposte a tutto pur di terminare un livello, pagando un sacco di soldi per acquistare monete e aiuti.
Le persone che hanno preso parte a questa analisi, hanno confermato che sono disposte a fare acquisti in App volentieri e maggiormente rispetto al passato. Il dato preoccupa scoprendo che sono i bambini dai 2 ai 12 anni a considerare i dispositivi portatili, come uno strumento di gioco e non di necessità.

 

Il gruppo preso in considerazione ha dimostrato di voler giocare ad almeno 4 tipologie di giochi diverse a pagamento.
I giovani sono secondi negli acquisti di giochi e applicazione solo alla fascia che va dai 25 ai 44 anni. Per le software house puntare sull’intrattenimento per bambini, significa avere un aumento in termini di ricavi, nonostante i giocatori adulti siano una fascia molto alta pronta a spendere tantissimo per i giochi su smartphone.
Su questi dati gli sviluppatori e le software house si basano per aumentare l’interesse verso le applicazioni, un tempo poco considerate dalla società. Addio alla tv e al cinema ora i giovani e gli adulti sono completamente dipendenti dai giochi in versione mobile.

 

 

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