App Android compatibili con Windows? Dai Rumors Microsoft sarebbe pronta al grande passo

App Android compatibili con Windows? Secondo alcuni rumors è possibile e Microsoft dovrebbe annunciarlo durante la Build 2015 di oggi.

Ve ne parlammo già a gennaio (leggi), ma a quanto pare Microsoft fa sul serio. L’indiscrezione è riportata da vari blog statunitensi, fra cui Windows Central che fa riferimento a quanto dichiarato da Paul Thurrott, giornalista che segue molto da vicino il mondo Microsoft: il colosso tecnologico di Redmond starebbe apparentemente valutando l’aggiunta della compatibilità delle applicazioni Android al prossimo sistema operativo Windows 10.

Al di là della credibilità della fonte, se ciò fosse confermato aprirebbe uno scenario diverso da quanto dipinto mesi fa proprio alla presentazione di Windows 10 e delle Universal Apps, ovvero una piattaforma unica per ogni tipologia di dispositivo (smartphone, phablet, tablet e desktop) che consentisse di utilizzare le stesse applicazioni “adattabili” ai diversi layout. L’arrivo delle app Android rischierebbe di minare la buona riuscita del progetto alla base di Windows 10, almeno sul lungo termine.

Disporre di tutto il parco applicazioni del sistema operativo Google farebbe crescere di molto l’appeal dei dispositivi Windows andando a colmare l’atavica lacuna che ha di fatto frenato la crescita della piattaforma Microsoft, soprattutto in ambito mobile. Ma i dubbi che sorgono sono diversi: come riuscirà Microsoft ad integrare applicazioni caratterizzate da Material Design e layout radicalmente differenti dalla filosofia alla base della Modern UI? Alla lunga per quale motivo un utente dovrebbe scegliere un’app nativa Windows piuttosto di una più rodata e diffusa app Android?

In realtà molto dipenderebbe da quale strada Microsoft dovesse scegliere di seguire per l’implementazione dello store Android: se si dovesse trattare di uno store in stile Amazon potrebbe anche funzionare, ma se la scelta dovesse ricalcare quanto fatto in passato da BlackBerry con il suo sfortunato PlayBook, ovvero installare un emulatore di app dove non tutte sarebbero importabili, la bontà del risultato finale potrebbe davvero essere discutibile.

Discorso a parte sarebbe da fare per gli sviluppatori, che potrebbero scegliere (e nessuno li biasimerebbe) di non investire tempo e soldi per sviluppare applicazioni per entrambe le piattaforme convogliando tutto solo sulle app Android.

Stiamo parlando di ipotesi e magari oggi dal palco della Build Conference 2015 arriveranno smentite in tal senso, ma lo scenario immaginato potrebbe non essere così lontano dal realizzarsi.

E voi cosa preferireste, avere una piattaforma Windows “pura” o la possibilità di portare con voi l’immenso parco applicazioni Android?

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