Samsung Galaxy J3 Pro è ufficiale: chipset quad-core e LTE 4G al centro

Samsung Galaxy J3 Pro, il nuovo smartphone entry-level successore dell’apprezzato Galaxy J3 uscito pochi mesi fa, è una realtà tangibile: scopriamo in cosa consistono i suoi miglioramenti.

Nonostante il 2015 sia stato per Samsung un anno di sperimentazione per quanto riguarda la famiglia di smartphone Galaxy J, il 2016 sembra essere l’anno del riscatto per i nuovi smartphone Android di fascia media prodotti dal sempre attivo brand coreano. Ne è la prova più tangibile il nuovo Samsung Galaxy J3 Pro, successore della versione base Galaxy J3 apprezzata per l’esplosività dei suoi colori e la brillantezza che contraddistingue lo schermo Super AMOLED del device.

Samsung Galaxy J3, confermato dall’ente cinese di certificazione TENAA, si propone di dare nuovo lustro al predecessore occupando ancora una volta il segmento smartphone mid-end con molta classe, a cominciare da un design molto raffinato e tondeggiante ai bordi, che tuttavia si farà ancora una volta notare per il buon grip e la robustezza complessiva.

Le caratteristiche tecniche trapelate fanno supporre che si tratterà di uno smartphone con schermo 5 pollici, un chipset Snapdragon 410 con architettura a 64 bit, una RAM di 2 GB e uno storage di 16 GB, valori da ritener nella norma per un device di medie capacità. Completano il tutto Android 5.1.1. Lollipop, il supporto Dual-SIM e le fotocamere posteriori e frontali rispettivamente da 8 e 5 megapixel.

La batteria da 2650 mAh, per quanto possa sembrare insufficiente rispetto ad altri terminali moderni, in combinazione alla modalità di risparmio energetico tipica di Lollipop è in grado di fare piccole meraviglie, e di arrivare egregiamente a fine giornata nonostante intense sessioni di navigazione web o ascolto dei nostri brani musicali preferiti.

L’ultimo importante dettaglio per Galaxy J3 è costituito da un’apparente incertezza sul materiale che costituisce il device: dalle foto trapelate, si nota quello che sembrerebbe essere un telaio in alluminio, tuttavia non è escluso che si possa trattare di una colorazione con effetto metallo per rendere più appetibile l’estetica del dispositivo: un dubbio che si potrà risolvere quando lo smartphone varcherà i confini della Cina (dove è già disponibile a circa 150$) per arrivare anche in Europa.

 

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