CyberCrime bisogna avere paura?

Si continua a parlare di CyberCrime e di spionaggio informatico, e gli spunti per farlo sono moltissimi, come dimostrano le notizie del mondo tecnologico. Ma davvero questi cyber crim-inali sono una minaccia concreta per la maggior parte degli utenti online? Per rispondere alla domanda è stata interrogata la Check Point (proprio quella dei famosi firewall), una delle aziende che si occupano di sicurezza e che, purtroppo, a questo proposito non può far altro che confermare.

 

In effetti il CyberCrime sta dilagando sempre di più e per questo la Check Point dispone di analisti che tengono costantemente monitorato il settore, per comprendere quali informazioni e dati vengono realmente condivisi da persone collegate con i crimini informatici. Visto che il denaro ormai continua a viaggiare sempre di più tramite canali informatici, il crimine si è adeguato mostrando interesse e competenze mai viste.
Molti cracker (diverso da hacker) cercano ogni giorno di rubare il denaro ed informazioni frodando gli utenti. Le azioni di difesa che anche se stanno diventando sempre più efficaci, raramente vengono messe in atto e così i cyber malviventi utilizzando meccanismi di frode sempre più efficaci a volte, purtroppo, fanno centro.

 

Molti non sanno che anche l’account social del Pentagono è stato invaso a poche ore dall’attacco terroristico di Parigi, le minacce costanti sono segnalate dalla Cina e paesi dell’Est Europa.
Internet è diventato un terreno nuovo e fertile per azioni criminali dove la legge molto spesso fatica ad arrivare. Per combatterli servono degli accorgimenti da parte dell’utente finale e maggiori investimenti da parte delle aziende che spesso sottovalutano il pericolo… fino a quando, però, non vengono colpiti.

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